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8 domande per Alfonso Camarota di CAMAROTA Basses and Guitars – Interviste di Liuteria!

8 Domande per” è una rubrica genuina, sincera ed appassionata che dà la possibilità a tutti di poter immergersi nel meraviglioso mondo della Liuteria italiana.Alfonso Camarota - 8 domande per - chitarre personalizzate.it

Scopriremo passo passo tutte le sfumature, le diverse concezioni di stile, i diversi approcci alla costruzione di tantissimi Liutai, Amici che ci hanno dato il privilegio di raccontarsi e raccontare il loro vissuto quotidiano fatto di legno, utensili artigiani, odori e sentori rustici, polvere e tanta tanta Passione, qui sulle nostre pagine.

 

 

Oggi abbiamo con noi un Amico, un grande Liutaio ed una grande Persona, qui su chitarrepersonalizzate.it diamo il benvenuto ad ALFONSO CAMAROTA di CAMAROTA Basses and Guitars.

 

1) Ciao ALFONSO , innanzitutto grazie per aver accettato questa intervista, raccontaci un po’ di te, di come hai iniziato a fare questo mestiere, di come sei entrato in questa grandissima forma di Arte.

Mi chiamo Alfonso Camarota, sono di Caserta classe 73. Ho iniziato a studiare il basso elettrico all’età di 16 anni. Successivamente spinto dal desiderio di capire come fosse costruito, dotato di una buona manualità, ho iniziato da autodidatta ad approcciare la prime lavorazioni di manici e body realizzando alcuni bassi e chitarre elettriche. Quegli strumenti sono ancora in possesso dei primi proprietari e sono tuttora in uso. Da quegli anni ho intensificato lo studio sulle lavorazioni specializzandomi anche sul design (ho disegnato vari strumenti per alcuni produttori italiani) nonché sulla ricerca di nuovi materiali e soluzioni tecniche portandomi poi ad aprire il mio laboratorio di produzione e riparazioni di strumenti musicali a corda. Ho frequentato anche dei corsi di liuteria per approfondire le tecniche costruttive.

 

2) Quale è la tua filosofia costruttiva? Quali sono le caratteristiche e le peculiarità che contraddistinguono le tue chitarre e i tuoi bassi? Raccontaci anche un po’ di te e del posto in cui lavori e crei.

La mia filosofia costruttiva è: “Disegnato intorno al musicista”. Ogni strumento è realizzato a mano con particolare attenzione ai dettagli tecnici ed estetici, utilizzando solo materiali selezionati. Il mio obiettivo è quello di migliorare il concetto di SUONABILITÀ, concentrandomi su sensazione e comfort, personalizzando lo strumento con una vasta selezione di legni, colori, hardware e pickups in modo che ogni musicista possa trovare il proprio suono e creare il proprio stile. La mia missione è di migliorare continuamente il prodotto con idee innovative, creando strumenti che facciano davvero la differenza. La mia specialità è concepire un concetto e progettare, oltre a produrre manualmente e riparare strumenti a corda trasformandoli in vere e proprie opere d’arte moderna.
“Uno strumento artigianale è il risultato del lavoro e della pazienza del suo creatore, un pezzo unico che racconta la propria storia. Mani lo hanno modellato, occhi lo hanno immaginato, cuore ed anima gli hanno conferito passione. Ciascuno è diverso dall’altro. Si tratta di strumenti che non possono in alcun modo essere considerati prodotti in serie anche se realizzati utilizzando gli stessi legni e le stesse parti” (A. Camarota)
Il mio laboratorio si trova a Piana di Monte Verna, un’affascinante cittadina a pochi chilometri da Caserta. La zona è famosa per la sua splendida campagna e le sue colline verdeggianti, il piacevole stile di vita, il cibo eccellente e l’ospitalità generosa. Questo paesino di soli 2000 abitanti è l’ambiente perfetto per realizzare ogni singolo strumento.

 

3) Se devi citare il nome o i nomi di chi ti ha ispirato e spinto a diventare quello che sei oggi come liutaio, chi citeresti?

Amo la semplicità costruttiva, l’essenziale. Non posso non citare il marchio Fender per la capacità di creare uno strumento semplice ma anche altre liuterie importanti mi hanno segnato nel percorso di formazione, ad esempio per i bassi Ken Smith basses, uno dei pionieri. Amo molto anche la liuteria classica.

 

4) Quali legni prediligi per la costruzione dei tuoi strumenti? Se vuoi, raccontaci qualche aneddoto costruttivo o una fase che ti sta particolarmente a cuore nella creazione dei tuoi strumenti.

Non ho un legno che prediligo per la realizzazione di strumenti, ogni combinazione è bella perché restituisce suoni diversi che posso essere funzionali o non funzionali a seconda del contesto in cui si intende collocare quel suono. In termini di bellezza e lavorazione amo l’acero, che sia europeo, canadese, marezzato, quilted, occhiolinato, è bello lavorarlo in tutte le sue
specie. Se c’è una fase che amo è la progettazione ed il design, quando deve nascere uno strumento custom richiesto dal Cliente che richiede tutta l’esperienza acquisita sia come musicista sia come costruttore.

5) Che modelli di chitarre e bassi prediligi e perché? Quali sono i modelli e i numeri della tua produzione? Se vuoi presentaceli.

Prediligo strumenti con la classica costruzione bolt-on, a manico avvitato. La mia produzione prevede vari modelli ma sempre con costruzione bolt-on, anche se ho realizzato strumenti neck-trough e set-in. Per la presentazione dei miei lavori vi rimando al sito www.camarota.it.

 

6) Come vedi il mondo della liuteria, nel contesto attuale? E come lo hai visto cambiare negli anni della tua professione?

Oggi l’accessibilità all’acquisto di macchine a controllo numerico CNC (fino a qualche anno fa erano molto costose ma oggi con qualche migliaia di euro ti porti a casa un buon compromesso) ha spinto molte persone ad “improvvisarsi” liutai. Oggi, proprio per quanto detto prima, sono nati molti laboratori di liuteria, alcuni li ho visti nascere e poi chiudere dopo qualche anno di attività. La liuteria non è solo prendere il pezzo di legno, caricare il disegno in macchina e spingere un bottone. Bisogna avere le conoscenze giuste a partire dalla selezione delle tavole da utilizzare, quali pezzi scartare, come si pialla un pezzo, come bisogna incollare, come lavorare con le raspe e le lime, il carteggio, la verniciatura, ecc. Purtroppo ci sono liutai hobbisti che non sono iscritti a nessuna cassa e tutto questo va a discapito di colleghi come me che pagano le tasse e svolgono il proprio lavoro in maniera professionale sempre attenti alle esigenze del Cliente.

 

7) Oltre alla conoscenza e all’esperienza cosa serve per essere/diventare un grande Liutaio?

Secondo me per essere un bravo liutaio bisogna essere anche un buon musicista. A me, ad esempio, ha aiutato molto il fatto di saper suonare il basso elettrico. Ho potuto “toccare” con mano quelle che sono le esigenze dei musicisti professionisti e non, per poi riportare tutta l’esperienza sulla costruzione.

 

8) Infine, ringraziandoti nuovamente per la gentilezza con cui ti sei prestato a questa intervista, vorrei porti un’ultima domanda: qual è il tuo modo di pubblicizzarti e far conoscere il tuo lavoro?

Grazie a te Simone per l’opportunità, stai facendo un ottimo lavoro sia con il blog che con le tue realizzazioni, davvero notevoli. La mia pubblicità passa quasi del tutto sui social e sul sito, ma anche con la partecipazione sul territorio nazionale a fiere del settore come d esempio il SHG Show di Milano o come anche il Guitar Show di Padova.

 

GRAZIE MILLE ALFONSO ! Se vuoi lasciare un pensiero ai followers del nostro blog dicci pure! E di nuovo complimenti per il tuo bellissimo lavoro!

Ragazzi seguite il blog You Guitar www.chitarrepersonalizzate.it è fatto benissimo e potete trovare molti consigli utili.

 

Non ci resta che invitarvi tutti a visitare il sito del nostro caro Amico e Liutaio Alfonso Camarota: www.camarota.it  .

In lui la Musica ha trovato un potente alleato, grazie mille di nuovo Alfonso per il tuo lavoro e complimenti per la tua attività: CAMAROTA Basses and Guitars

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